I sette messaggeri

Partito ad esplorare il regno di mio padre, di giorno in giorno vado allontanandomi dalla città e le notizie che mi giungono si fanno sempre più rare.

Ho cominciato il viaggio poco più che trentenne e più di otto anni sono passati, esattamente otto anni, sei mesi e quindici giorni di ininterrotto cammino. Credevo, alla partenza, che in poche settimane avrei facilmente raggiunto i confini del regno, invece ho continuato ad incontrare sempre nuove genti e paesi; e dovunque uomini che parlavano la mia stessa lingua, che dicevano di essere sudditi miei.

Penso talora che la bussola del mio geografo sia impazzita e che, credendo di procedere sempre verso il meridione, noi in realtà siamo forse andati girando su noi stessi, senza mai aumentare la distanza che ci separa dalla capitale; questo potrebbe spiegare il motivo per cui ancora non siamo giunti all’estrema frontiera.

Leggi tutto “I sette messaggeri”

Mare portoghese

O mare salato, quanto del tuo sale
sono lacrime del Portogallo!
Attraversando te, quante madri hanno pianto,
Quanti figli invano hanno pregato!
Quante promesse spose non sono state sposate?
Perché tu possa essere nostro, O mare!

Ne è valsa la pena? Tutto vale la pena
se l’anima non è piccola.
Chi vuole oltrepassare Bojador
deve andare oltre il dolore.
Dio al mare ha dato il pericolo e l’abisso
ma è in lui che ha specchiato il cielo.

Fernando Pessoa

Leggi tutto “Mare portoghese”

Ricordo di Marie A.

Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l’amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d’estate
c’era una nube ch’io mirai a lungo:
bianchissima nell’alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.

E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell’amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l’ho baciato un giorno.

Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non potrò scordare:
era molto bianca e veniva giù dall’alto.
Forse i susini fioriscono ancora
e quella donna ha forse sette figli,
ma quella nuvola fiorì solo un istante
e quando riguardai sparì nel vento.

Bertolt Brecht

Leggi tutto “Ricordo di Marie A.”

Le vite degli altri

Un innocente diventa tanto più furioso quanto più a lungo prolunghiamo il suo fermo, per l’ingiustizia a cui viene sottoposto, perciò grida e minaccia. Col passare delle ore il colpevole diventa più tranquillo, non parla o piange. Sa che l’arresto è giustificato. Quando si vuole capire se qualcuno è innocente o colpevole il modo migliore è continuare a interrogarlo finché non ne può più.
Agente HGW XX/7 – Gerd Wiesler

Berlino Est, 1984: nel clima di terrore creato dalla Polizia di Stato, la famigerata Stasi, Georg Dreyman, drammaturgo e Christa-Maria Sieland, sua compagna ed attrice famosissima sono considerati fra i più importanti intellettuali dal regime comunista. Finché il ministro della cultura, vede uno spettacolo di Christa-Maria, se ne innamora e dà l’incarico al migliore agente della Stasi di spiare la coppia. Con i sofisticatissimi sistemi di intercettazione l’agente HGW XX/7 entra nelle loro vite registrando ogni loro passo, ogni loro parola, fino a interferire con le loro azioni. Ma l’intreccio tra le vite degli altri e la sua finisce per stravolgere il destino di tutti.

DATA USCITA: 06 aprile 2007
GENERE: Drammatico
ANNO: 2006
REGIA: Florian Henckel von Donnersmarck
ATTORI: Martina Gedeck, Ulrich Mühe, Sebastian Koch, Ulrich Tukur, Thomas Thieme, Thomas Arnold, Werner Daehn, Herbert Knaup, Volkmar Kleinert, Marie Gruber, Charly Hübner, Matthias Brenner, Hans-Uwe Bauer, Ludwig Blochberger
PAESE: Germania
DURATA: 137 Min

Kohlhaas – Marco Baliani

L’amico: “Lascia perdere. Lascia stare. Sono solo due cavalli. Lascia perdere. Kohlhaas! Sono stato dall’avvocato in città. Ha detto che ti restituisce i soldi e lui di questa pratica non ne vuole più sapere nulla. Sono solo due cavalli! Lascia perdere. Lascia stare. Possibile che non capisci? Non fare il bambino Kohlass. Su! La famiglia Von Tronka è una famiglia di nobili, sono imparentati con i giudici, con la magistratura, hanno conoscenze a corte. Il tuo processo sai dove finisce? Lascia perdere. Sono solo due cavalli. Dai! Il barone ha detto che lo scherzo è finito. Stanno lì nella scuderia. Te li puoi andare a riprendere. Te li porti a casa. Sei un allevatore. Tre o quattro settimane e li hai ritirati su belli, forti e sani come dici tu. Sono solo due cavalli. Dio santo. Sono soltanto due cavalli!”

Kohlhaas: “E’ vero… sono soltanto due cavalli… ma si… in fondo… sono soltanto due cavalli. Ma ditemi… ditemi… se un uomo… adesso… può… con un solo gesto… rompere il cerchio del mondo. Per soli due cavalli… con un gesto di puro potere… del tutto arbitrario. Che vuol dire? Che vuol dire questo? Che il cerchio si può rompere in qualsiasi altro momento. Che non c’è un posto al mondo dove sentirsi nel giusto… nel diritto. E’ così?”

Kohlhaas – Marco Baliani
Rassegna Tierra! Nuove rotte per un mondo più umano
mercoledì 31 gennaio – Zanica

Leggi tutto “Kohlhaas – Marco Baliani”

Dino Buzzati al Giro d’Italia

Per diciannove giorni, con stupore, li avevamo visti galoppare con la sola forza delle gambe in tutta la Penisola e poi ancora su e giù per i precipizi delle Alpi. Un centesimo di ciò che aveva fatto l’ultimo di loro ci avrebbe troncato anche vent’anni fa quando eravamo giovani, ci avrebbe fatto andare all’ospedale per un mese almeno. Che cosa restava adesso di questo lavoro spaventoso? Non aveva prodotto niente? Niente. Fatica dunque, sacrificata a una mania priva di senso?

Eppure, via via che questi uomini procedevano di città in città, le popolazioni – meraviglia! – lasciavano gli affari e le vanghe, balzavano dal letto, scendevano dai sommi casolari, facevano a piedi lunghissimi tragitti, aspettavano sotto al pioggia e sole per mattine intere, ed eccole là, le genti di tutta Italia, contadini, operai, lupi di mare, mamme, vecchi cadenti, paralitici, preti, mendicanti, ladri, schierati lungo quattromila chilometri, e non erano più gli stessi del giorno prima, un sentimento nuovo e potente li possedeva, ridevano, gridavano, per qualche istante dimenticavano le pene della vita, erano felici, positivamente, e ne possiamo fare qui regolare testimonianza.

Leggi tutto “Dino Buzzati al Giro d’Italia”

I diari della motocicletta

idiaridellamotocicletta
Non è questo il racconto di gesta impressionanti. È il segmento di due vite raccontate nel momento in cui hanno percorso insieme un determinato tratto, con la stessa identità di aspirazioni e sogni. Forse la nostra vista non è mai stata panoramica, ma sempre fugace e non sempre adeguatamente informata, e i giudizi sono troppo netti. Forse. Ma quel vagare senza meta per la nostra maiuscola America, mi ha cambiato più di quanto credessi. Io, non sono più io, perlomeno non si tratta dello stesso io interiore.

Ernesto Guevara

Leggi tutto “I diari della motocicletta”

Bellagio

Salita Serbelloni
Salita Serbelloni

Leggi tutto “Bellagio”

Baita Cernello (1956 m)

Baita Cernello
Baita Cernello

Leggi tutto “Baita Cernello (1956 m)”

Secretum

TeatroDesidera_SecretumSecretum è un’ opera in latino composta da Francesco Petrarca tra il 1347 e il 1353, non destinata ad essere resa pubblica. Si tratta di un diario intimo in forma di dialogo teatrale mediante cui il poeta si confronta con un suo doppio, nelle vesti di Sant’ Agostino, autore da lui prediletto.

All’epoca in cui venne redatto Petrarca era in una congiuntura privata e pubblica delicata: perso l’appoggio dei Colonna, persa Laura a causa della peste, persa ogni volontà di restare alla vischiosa corte papale d’Avignone, desideroso di un cambio di passo, magari ritornando in Italia.

Leggi tutto “Secretum”