L’Italia, in qualità di presidente del G8, ha assunto la decisione di organizzare, all’inizio del proprio mandato, un summit sociale, che inizia domenica 29, allargato a Brasile, Cina, Egitto, India, Messico, Sud Africa, e con la partecipazione di Fmi, Ilo, Ocse. Lo scopo è quello di analizzare l’impatto della crisi economica sui mercati del lavoro e sulle condizioni sociali dei Paesi industrializzati, di quelli emergenti e di quelli in via di sviluppo. (…)
Il precipitare della crisi e la assoluta necessità di evitare un fenomeno di disoccupazione di massa che si potrebbe trasformare rapidamente in una grave crisi sociale ci impongono di identificare principi comuni per promuovere, in maniera quanto mai coordinata, adeguate politiche volte a sostenere l’occupazione, garantire un reddito alle persone più vulnerabili, investire nei lavori e nelle competenze del futuro. “Le persone prima di tutto. Affrontare insieme la dimensione umana della crisi” è il titolo che abbiamo voluto dare a questo evento perché nella grande crisi che viviamo non ci si dimentichi che occorre certo provvedere alle persone e ciò nondimeno ripartire dalle persone se si vuole che un nuovo spirito etico e di mutua responsabilità possa governare il necessario e positivo processo di globalizzazione.