Il parco S. Uberto e le vie adiacenti nella zona centrale del paese per un giorno si trasformano. La zona viene recintata e viene attrezzata con espositori e supporti per le gabbie degli uccelli da richiamo, padiglioni per l’esposizione di cuccioli di cani da caccia in vendita, aree ristoro e biglietterie. Tutti gli spiazzi utili del paese vengono utilizzati come aree parcheggio gestite dai ragazzi del paese.
Nella notte arrivano da tutta la lombardia e da altre regioni gli ambulanti che propongono prodotti specifici per la caccia: abbigliamento, calzature, attrezzature e libri. Un’area è dedicata ai prodotti tipici: formaggi, salumi, funghi, miele, vini. Sono presenti anche artigiani che propongono prodotti in legno o in cuoio. Ci sono inoltre venditori di piccoli animali: criceti, pappagalli, coniglietti e prodotti per animali: gabbiette, mangimi e altro ancora.
La sagra apre alle cinque del mattino quando è ancora buio. E’ l’ora dei cacciatori più appassionati. All’alba si svolgono le gare degli uccelli da richiamo: tordi, fringuelli, merli. Più tardi si svolge la gara del chiocciolo (imitazione del canto degli uccelli con fischietti) e la mostra canina per cani da caccia e cani pastore.
Nel corso della giornata arrivano folle di curiosi e visitatori. Sul palco allestito nel parco intervengono, per discorsi e premiazioni, autorità e responsabili di associazioni venatorie: sindaci, assessori, senatori, consiglieri e presidenti . A mezzogiorno la sagra si conclude.
Quest’anno sono stati venduti più di diecimila biglietti. La sagra si svolge con le stesse modalità da 75 anni. Un tempo questa festa aveva rilevanza nazionale e attirava un gran numero di cacciatori. Ora prevalgono i visitatori e i curiosi.
I nostri bambini sono attirati dall’aria di festa che si respira in questa manifestazione e dalle tante cose curiose che si possono osservare ai vari banchetti. Quest’anno io e Francesco, come veri cacciatori, abbiamo messo la sveglia alle 5.00. Francesco ha timbrato il biglietto ridotto N. 0001!