Mio piccolo Mio

Mio piccolo MioLaggiù un pastorello suonava un flauto di legno: una strana melodia che mi pareva di aver già sentito, non so dove. Di sicuro non in via Uppland.

Ci arrestammo a parlare col pastorello. Si chiamava Nanno. Lo pregai di prestarmi per un attimo il suo zufolo, ed egli mi insegnò anche a suonare la melodia di prima.

“Se volete, posso farvi un flauto per uno” disse Nanno.

Non ci pareva vero. Un ruscello scorreva lì accanto e un salice lasciava pendere i rami fino all’acqua. Nanno andò a tagliare un ramo del salice e mentre lui intagliava i nostri flauti di legno, noi ce ne stavamo seduti sulla sponda a sguazzare con i piedi nell’acqua. Anche Jum-Jum imparò a suonare quella strana melodia; Nanno disse che era antica, più antica di qualsiasi melodia del mondo. I pastori la suonavano nei pascoli già da migliaia e migliaia di anni fa, disse Nanno.

Lo ringraziammo per averci fatto i flauti e per averci insegnato quella musica antica. Poi rimontammo su Miramis e ci allontanammo al galoppo. Sempre più lontano risuonava il flauto di Nanno.

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Lo specchio ti riflette

C’è una riva per ogni mare
un mare per ogni riva
una favola a lieto fine
una storia cattiva
C’è una musica che comincia
Una musica che finisce
c’è un amico quando hai bisogno
ed un nemico che aspetta e ti colpisce

Se capovolgi il mondo
lo specchio ti riflette
Se capovolgi il mondo
lo specchio ti riflette

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Cara vecchia scuola, ti ricordi…

Mostra ScuolaLa scuola elementare di Almenno San Salvatore ha proposto quest’anno una interessante mostra sulla scuola del passato: la scuola dei nonni.

Per allestire la mostra sono stati coinvolti ragazzi e genitori per la raccolta di materiali e per le interviste ai nonni. Sono stati raccolti libri e quaderni, fotografie, pagelle, astucci e cartelle, calamai e pennini, grembiuli e quant’altro faceva parte del corredo scolastico dei nostri nonni. Dalle interviste sono emersi ricordi, aneddoti e curiosità che hanno permesso di rivivere il passato e confrontarlo con il presente.

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Il segreto del Bosco Vecchio

Il segreto del Bosco VecchioIn certe notti serene, con la luna grande, si fa festa nei boschi. E’ impossibile stabilire precisamente quando, e non ci sono simboli appariscenti che ne diano preavviso. Lo si capisce da qualcosa di speciale che in quelle occasioni c’è nell’atmosfera. Molti uomini, la maggioranza anzi, non se ne accorgono mai. Altri invece l’avvertono subito. Non c’è niente da insegnare al proposito. E’ questione di sensibilità: alcuni la posseggono di natura; altri non l’avranno mai, e passeranno impassibili, in quelle notti fortunate, lungo le tenebrose foreste, senza neppur sospettare ciò che la dentro succede.

Una notte (il 21 giugno) ci fu festa nel bosco. Il Procolo se ne accorse da solo, verso le 10 di sera. Senza spiegare il perchè domandò subito all’Aiuti, che si era attardato con lui a parlare d’affari, se conoscesse qualche sentiero per entrare nel Bosco Vecchio e se lo potesse accompagnare. L’altro rispose di si.
In mezz’ora giunsero al limite del bosco. Facendosi lume con una lanterna, i due s’inoltrarono per una specie di sentiero verso il cuore della selva, e continuarono a camminare spediti fino all’orlo di un’ampia radura, illuminata dalla luna.
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Trasferta in Romania

YarneaSiamo arrivati al piccolo aeroporto di Bacau dopo un volo di poco più di due ore. Completate le formalità per l’ingresso in Romania abbiamo trovato un collega di Yarnea pronto ad accompagnarci in auto all’azienda distante 60 km da Bacau. Bacau è una grande città caotica che si presenta con grandi condomini squallidi e decadenti, ma anche con numerosi cantieri aperti per nuovi palazzi, strade, edifici commerciali.

Usciti dalla città la strada che conduce a Piatra Neamt è fiancheggiata in continuità da piccole e modeste casette: numerose in costruzione oppure in ristrutturazione. Le case più vecchie sono molto semplici, ad un solo piano, con il tetto in lamiera e le pareti in legno, piccole e con un minuscolo giardino. Quelle più recenti sono più alte e meglio costruite. Le scuole sono quasi tutte nuove o rimodernate. Anche numerose chiese sono in ristrutturazione. Alle spalle di queste case si trovano subito campi agricoli e pascoli.

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AnticoLemine: Biancaluna

Anticolemine Burattini 2009Lo spettacolo è stato organizzato dall’Antenna Europea del Romanico nel programma AnticoLemine 2009.

Hanno partecipato burattini, marionette, un pupazzo e gli attori ed è stato presentato dalla Compagnia Roggero Rizzi & Scala di Varese.

La storia, tratta da una fiaba popolare siciliana, narra di Biancaluna, principessa capricciosa e viziata, e di Arturo, un simpatico sorcetto che vive nella sua baracca fatta di pentole e vecchi rottami. A complicare tutto ci si mette il Diavolo, perfido e malvagio, pronto a seminare odio in famiglia.

AnticoLemine: Passeggiata romanica in bicicletta

BiciclettataLa biciclettata è stata organizzata dall’Antenna Europea del Romanico nel programma AnticoLemine 2009.

Il percorso ha toccato le quattro chiese di Almenno: San Tomè, Madonna del Castello, San Giorgio e San Nicola. La guida ha illustrato la storia e le caratteristiche delle chiese.

Al termine del giro è stato offerto un rinfresco nella corte di San Tomè.

Ogni foto è più dello sguardo di un uomo

E tutto appare soltanto “una volta!” e di “quell’una volta”, la foto fa poi un sempre. Soltanto attraverso la fotografia il tempo diventa visibile. Nel tempo, tra la prima e la seconda foto, appare la storia, che senza queste due foto sarebbe caduta nell’oblio di un altro sempre.

Così come io mentre fotografavo volevo perdermi fuori, nel mondo e dentro le cose, allo stesso modo ora il mondo e le cose scaturiscono dalla fotografia per entrare in me (e ogni altro osservatore). E lì vogliono continuare ad agire. Soltanto lì nascono le storie. Lì nell’occhio di colui che osserva.

Ogni foto è una rievocazione della nostra mortalità. Ogni foto tratta della vita e della morte. Ogni foto ha un’aura di sacralità. Ogni foto è più dello sguardo di un uomo, è superiore alle capacità del suo fotografo. Ogni foto è anche un aspetto della creazione al di fuori del tempo, da una visuale divina.

Wim Wenders
Fonte: Eco di Bergamo, 12 aprile 2000

Narcisata sul monte Linzone

Narcisata Monte LinzoneA maggio si può ammirare, sui prati del monte Linzone, lo spettacolo della fioritura dei narcisi selvatici.