Fino a cinquant’anni fa i nostri pastori scendevano dagli alpeggi a fine settembre perchè avevano acquisito il diritto di sostare ancora una settimana sui pascoli delle malghe che le vacche avevano lasciato liberi a San Matteo.
Ora capita che le greggi rimaste scendano verso il piano con un anticipo di almeno venti giorni perchè sempre meno vengono pascolati argini e terreni incolti attorno alle città. Ma per quanto ancora vedremo esercitare così la pastorizia nomade, un’arte tra le più antiche nella stoira dell’uomo?
Mario Rigoni Stern – Stagioni