L’Europa autorizza gli OGM

In questi giorni è in corso un ampio dibattito sulle colture OGM a seguito dell’autorizzazione della comunità europea per l’utilizzo di questi prodotti in Europa. I sostenitori presentano i grandi vantaggi che si possono ottenere da questo tipo di colture: migliore resa, maggiore resistenza a infestanti e parassiti, migliori qualità nutrizionali, possibilità di utilizzo su terreni poveri oppure aridi. Dall’altra parte si risponde che questi vantaggi non sono dimostrati nella pratica ed evidenziano i problemi che derivano dall’utilizzo di OGM: forti interessi economici da parte delle poche aziende produttrici di questi prodotti, dipendenza da multinazionali per l’acquisto dei semi, incompatibilità con colture tradizionali (biologiche in particolare) per problemi di contaminazione, riduzione delle biodiversità, rischi per la salute e per l’ambiente.

La mia opinione è che in linea di principio le ricerche su OGM potrebbero andare nella direzione del progresso e potrebbero essere soluzioni valide per alcuni problemi in agricoltura. In agricoltura l’uomo da sempre è intervenuto sulla natura cercando di migliorare le caratteristiche dei prodotti agricoli sia con incroci e selezioni particolari e sia intervenendo con metodi di coltivazione sempre più sofisticati. Lo ha fatto in passato con metodi rudimentali confrontati alle tecniche utilizzate per gli OGM, e quindi con metodi certamente più “naturali”. Oggi si interviene sugli aspetti genetici di una pianta con modalità sperimentali, non sono ancora del tutto verificati gli effetti di queste modificazioni.

Vengono effettuati studi e analisi dove ogni ricercatore cerca di sostenere la sua posizione, contraria o favorevole, e quindi le conclusioni sono normalmente di parte. C’è inoltre di questi tempi, in tutti gli ambiti, molta superficialità nell’affrontare qualsiasi questione: si agisce senza riflettere sulle conseguenze, si afferma per smentire subito dopo, nelle valutazioni prevalgono considerazioni che derivano da interessi prevalentemente economici o politici, si tengono nascosti i problemi e spesso vengono resi pubblici per circostanze casuali o per il coraggio di pochi che cercano la verità. A causa di questi atteggiamenti si vive con un atteggiamento di sfiducia rispetto allla nostra civiltà e l’atteggiamento non può essere che scettico e prudente.

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