La via Mercatorum e la via Priula

Ca San MarcoLa via Mercatorum

La via Mercatorum risale al 1250. Il tracciato della via Mercatorum partiva a nord della città di Bergamo, lungo la dorsale che saliva verso la bassa val Seriana, toccando i paesi di Alzano con la sua frazione Nese, e Nembro. Da qui la strada saliva da Lonno a Salmezza, fino a raggiungere il valico di Selvino, proseguendo in quota nel territorio compreso tra Serina (dove ancora oggi una frazione di Costa Serina porta il toponimo di Trafficanti) e Dossena, per poi scendere sul fondovalle brembano a San Giovanni Bianco, fino ad arrivare a Cornello dei Tasso, per un totale di circa 70 km. Questo tracciato evitava la bassa val Brembana a causa del fatto che tra Villa d’Almè e Sedrina, in località Botta, esisteva una zona a strapiombo sul fiume Brembo che impediva il passaggio a chiunque.La strada si manteneva per gran parte del percorso ad un’altezza superiore ai 1000-1200 metri s.l.m., anche per evitare spiacevoli incontri con i briganti che infestavano il fondovalle brembano. Esistevano anche piccole varianti a questo che era considerato il percorso principale: tutte modificavano il punto di inizio della salita, per ricollegarsi tra loro nel fondovalle brembano. Il declino cominciò al termine del XVI secolo quando la Repubblica di Venezia costruì la via Priula per migliorare i propri commerci con la Valtellina. La via Mercatorum però non fu mai totalmente abbandonata, tanto che ancora oggi sono percorribili lunghi tratti di questa strada, a volte addirittura inglobati nella viabilità ordinaria.

La via Priula

La costruzione della Strada Priula si colloca nella seconda metà del XVI secolo. A quell’epoca le Alpi centrali acquistarono sempre più importanza essendo il crocevia fra lo Stato di Milano e l’Austria (entrambi sotto la dominazione spagnola), e fra la Francia e la veneziana Repubblica Serenissima. In questo complesso scacchiere politico la Valtellina (sotto il controllo dei Grigioni a partire dal 1516) aveva dunque una notevole importanza strategica sia in ambito militare che economico. Già nel 1590 (a causa di richieste di truppe mercenarie svizzere) Venezia incomincia comincia a ipotizzare la costruzione di una nuova strada che abbia lo scopo di migliorare le comunicazioni fra i due Stati a vantaggio dei mercanti grigionesi di Chiavenna e Morbegno e di quelli veneti di Bergamo e della bassa Padana. L’ideazione di tale via di comunicazione fu di Alvise Priuli (da cui deriva il nome della strada) potestà di Bergamo dal giugno 1591. La nuova strada, oltre ad offrire grandi vantaggi nella circolazione delle merci fra Grigioni e Repubblica di Venezia, avrebbe escluso, con abile manovra ingegneristica e politica, il transito delle merci nelle terre “ostili” del Ducato di Milano (evitando così anche di introdurre sulle merci un gran numero di tasse doganali). Vennero fatti molteplici studi volti ad individuare il tracciato ideale per tale opera che doveva superare la catena montuosa delle Orobie: la scelta cadde sulla val Brembana che, a differenza della val Seriana, presentava valichi montani più accessibili, vicini alla quota di 2000 m. s.l.m. E fu proprio ai 1991 metri di altitudine di un valico, ribattezzato passo di San Marco, posto tra i comuni di Mezzoldo ed Albaredo per San Marco, che la strada trovò la sua definitiva collocazione. La strada partiva da Porta San Lorenzo (oggi Porta Garibaldi) a Bergamo e risaliva la val Brembana superando le gole della zona di Sedrina, i paesi di Zogno, San Pellegrino Terme e San Giovanni Bianco. A Piazza Brembana la strada passava sotto a porticati ed antichi lavatoi, per poi raggiungere Olmo al Brembo, quindi Mezzoldo e poi salire fino al suddetto passo. La discesa verso la Valtellina toccava il paese di Albaredo per San Marco, per arrivare rapidamente a Morbegno. Il progetto di tale via prevedeva che la strada avrebbe dovuto essere larga almeno 2,70 metri, in modo di consentire il passaggio a piccoli carri a quattro ruote. In realtà però si ottennero misure molto inferiori che pregiudicarono una buona quota di transiti. Nel 1593 fu costruita la casa cantoniera di San Marco, nei pressi del valico. L’opera iniziata da Alvise Priuli fu portata a termine nel novembre 1594 da Quercini, suo successore nel ruolo di Podestà. La strada venne edificata ex-novo, senza cioè utilizzare vecchi sentieri preesistenti, con partenza dalla città di Bergamo ed arrivo a Morbegno, da cui era possibile raggiungere i Grigioni tramite la Valmalenco, oppure tramite la cosiddetta “Strada dei cavalli” in Valchiavenna.

Via Priula:

http://www.valbrembanaweb.com/valbrembanaweb/sitogino/documenti/strade.html http://it.wikipedia.org/wiki/Via_Priula

Via Mercatorum

http://www.brembana.info/trekking/mercatorum.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Via_Mercatorum

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